Screening uditivo neonatale. Perché va fatto?
Lo screening neonatale degli organi di senso è fondamentale per favorire una buona capacità comunicativa e sociale, ancora di più qualora si trattasse dell’apparato uditivo in quanto fattore fondamentale per l’utilizzo e la comprensione della comunicazione verbale.
Una funzione uditiva adeguata è appunto di grande importanza per uno sviluppo del linguaggio ottimale e, soprattutto, per una strutturazione fisiologica del sistema uditivo a livello centrale e dei sistemi fonatori. Lo sviluppo uditivo parte già nei primi mesi di vita, si acuisce nei primi anni, fino a svilupparsi totalmente entro i 15 anni.
Nei bambini, per poter favorire l’acquisizione linguistica, è necessario che l’apparato uditivo sia integro e sollecitato in maniera positiva affinché venga stimolato anche a livello cerebrale.
Lo screening neonatale per la sordità infantile dovrebbe avvenire già nei primi mesi di vita, per evitare il rischio che l’attività dei circuiti cerebrali venga compromessa definitivamente.
Il maggior numero di diagnosi, solitamente, si effettua all’incirca verso i 6 anni, quando si denota una compromissione nella socialità del bambino e nella sua apprensione durante la scuola primaria. Ma è possibile (anzi, consigliato) effettuare lo screening molto prima, durante l’arco del primo anno di vita, in quanto un eventuale danno del sistema uditivo può rovinare il sistema di elaborazione, di apprendimento, la capacità di memorizzare, eccetera.
Questo tipo di handicap… [SEGUE]
