Ipertensione nei bambini: un fenomeno poco conosciuto
Sovrappeso, sedentarietà e familiarità influiscono sul rischio di ipertensione, anche nei bambini. L’incidenza dell’innalzamento costante dei valori di pressione nel sangue all’interno del circolo arterioso è in continua crescita tra i più piccoli. Oltre a rappresentare un pericolo per lo sviluppo futuro di malattie cardiovascolari, l’ipertensione influisce negativamente sull’attività cerebrale.
Troppe le ore trascorse su internet, poca l’attività fisica praticata, inoltre la dieta seguita è spesso scorretta. La conseguenza, oltre al sovrappeso e l’obesità, è l’ipertensione arteriosa. Occorre essere pienamente consapevoli che anche i bambini possono avere la pressione alta e considerare che, un bambino iperteso, sarà molto probabilmente un adulto iperteso, quindi più a rischio di avere un malattia cardiovascolare
Dai dati risulta che il 5-6 per cento dei bambini e degli adolescenti in apparente buona salute in realtà è iperteso. Nei bambini obesi la percentuale sale addirittura al 22 per cento. L’aumento del fenomeno poco conosciuto ha visto l’emanazione di linee guida rivolte all’età pediatrica, con l’obiettivo di prevenire e curare in modo adeguato la patologia. Allo stesso tempo, ha posto l’attenzione su un aspetto significativo: l’associazione tra ipertensione e problemi cognitivi.
Un recente studio effettuato su bambini ed adolescenti con diagnosi di ipertensione e bambini con valori pressori nella norma, ha dimostrato prestazioni inferiori dei primi rispetto ai secondi. Ad esempio, scarsa memoria visiva e ridotta velocità di elaborazione durante l’esecuzione di diversi test di abilità cognitive. Lo studio ha inoltre evidenziato la presenza di problemi legati al sonno nei bambini affetti da ipertensione.
Tale ricerca consente di stabilire in futuro se l’ipertensione comporti dei cambiamenti fisici nel cervello dei bambini. Capire come tali mutamenti possano influenzare le capacità cognitive, è fondamentale per valutare l’efficienza dei trattamenti antipertensivi. Nello specifico, se la loro azione possa migliorare le prestazioni nei bambini con ipertensione infantile e prevenire problemi legati all’ipertensione degli adulti.
E in Italia? Secondo i dati elaborati dalla società italiana di Ipertensione Arteriosa… [SEGUE]
