Co-sleeping o sonno condiviso: sì o no?

Far dormire i propri bambini nel lettone è uno di quegli argomenti che fa pensare e riflettere i neo genitori, che sono ancora insicuri di come affrontare questo nuovo meraviglioso percorso.


Il primo pensiero che si ha quando si porta a casa un neonato è quello di proteggerlo, di controllarlo la notte mentre dorme, talvolta i genitori manifestano addirittura l’esigenza di vedere se respira e di poter essere pronti ed attivi ogni qualvolta il piccolo richiede attenzioni.


Un compito davvero impegnativo. Soprattutto se si sceglie di far dormire il neonato lontano da Mamma e Papà: un’opzione che, a quanto sembra, non solo non rispetta il bisogno fisiologico di contatto del bambino ma che mette a dura prova la resistenza dei genitori, costretti ad alzarsi molte volte durante la notte.

Insomma, diciamocelo: poter tenere il piccolo fra mamma e papà dà quel senso di sicurezza completo, e risulta essere davvero pratico, soprattutto quando si allatta al seno ed il bimbo interrompe il sonno continuamente; e magari poi ci mette un po’ a riprenderlo.


Vari studi epidemiologici affermano che a 9 mesi più dell’80% dei bambini si sveglia almeno due volte a notte, fino ai tre anni di vita, con un picco che arriva anche a quattro verso i 18 mesi.

Proprio per questo dormire fra mamma e papà può [SEGUE]

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